martedì 27 gennaio 2015

Esempio di un progetto di musicoterapia alla scuola d'infanzia

PROGETTO DI MUSICOTERAPIA PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA
A cura di Dolcini Francesca, Educatrice e Musicoterapeuta

La MUSICOTERAPIA è l’uso della musica o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un cliente o con un gruppo in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obbiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive della persona.(Federazione Mondiale di Musicoterapia)
MUSICOTERAPIA ATTIVA
Il progetto di Musicoterapia “A spasso con la Musica” è un progetto di Musicoterapia Attiva proposto ai bambini delle scuole dell’infanzia partendo dai 4 anni (solitamente il gruppo dei Mezzani e dei Grandi) e a quelli della scuola primaria fino ad un massimo di età di 12 anni. Esso rappresenta un corso-percorso di conoscenza di se stessi, dei propri compagni, dell’ambito scolastico sotto nuovi ed interessanti aspetti. E’ ovvio che essendo un progetto indirizzato a classi e a bambini di età differenti, differenti sono anche i tempi e le attività proposte, l’intervento non viene mai fatto all’insegna del progettualismo assoluto in quanto è calato in realtà dinamiche. Il Progetto è caratterizzato dall’Approccio Attivo da parte della persona, “Approccio Attivo del fare”.


In linea generale è suddiviso in tre fasi:
  • Prima Fase: Esplorazione
Questa prima fase è basata sulla conoscenza e sull’instaurazione del clima e del rapporto di fiducia tra me ed il gruppo classe, quindi, comprende:
  • Approccio per conoscersi;
  • La presentazione;
  • La melodia al nome;
Si parte poi dal legame tra la musica ed il corpo, quindi alle fasi primordiali dell’Uomo e del suo essere sensibile al Movimento ed alla Musica: dai rumori che semplicemente e naturalmente emettiamo con il nostro corpo alle attività psico-motorie legate al ritmo, al silenzio e al suono.

Gli Obbiettivi di questa prima fase sono:
  • stimolazione delle capacità senso-percettive;
  • approccio per lo sviluppo delle capacità di intonazione;
  • discriminazione dell’accento tonico nelle parole;
  • coordinamento audio-motorio e oculo-manuale;
  • esercitare il bambino alla prontezza di riflessi e all’ascolto;
  • osservare ed attuare alcune regole, come prima base essenziale verso un’effettiva socializzazione, durante l’attività di gruppo.
  • Seconda fase: Musica e Gioco
Questa è la fase ludica in cui si svolgono giochi individuali, di gruppo, in piccoli gruppi o a squadre legati alla percezione, all’ascolto del suono e del silenzio.
I giochi, hanno come base la presenza dell’elemento musicale (musica emessa dallo stereo, musica suonata da me con chitarra, tamburo o atri strumenti, musica suonata direttamente dai bambini con lo Strumentario Orff) e dell’elemento psico-motorio.
E’ in questa fase che si lavora su contrasti quali l’alto-basso, lungo-corto, grande-piccolo, destra-sinistra, lontano-vicino, lento-veloce.

  • Terza fase: Dialogo Sonoro, Danze, Spettacoli…
La terza fase è quella più ampia ed anche maggiormente variabile a seconda della disponibilità delle lezioni e dell’interesse dimostrato dagli alunni alle attività proposte.
Questa fase è utile per poter sperimentare insieme la realizzazione di coreografie musicali composte da suono e movimento, sia con gli strumenti musicali e sia con la danza, oppure per continuare ad elaborare insieme nuove attività musicali, corporee, ludiche e grafiche che permettano “il piacere del fare” di ogni individuo.
Io, Educatrice e Musicoterapeuta imparo, osservo e mi rinnovo nel mio lavoro grazie alla collaborazione e alla relazione positiva che riesco ad instaurare con i miei alunni, quindi è molto importante per me ascoltarli per poter dar voce al loro “piacere di fare”. Utile e positiva la presenza nelle mie ore di lezione delle insegnanti che hanno maggior modalità di viverli ed osservarli nell’ambito scolastico e che solitamente sanno consigliare le migliori proposte per continuare il corso ed anche alla fine concluderlo.

Finalità ed obbiettivi generali
Le attività che utilizzano il complesso suono-musica-corpo coinvolgono i partecipanti nella totalità del loro essere, stimolando perciò a livello motorio, cognitivo, spirituale ed affettivo relazionale. Le attività si pongono obbiettivi generali orientati verso la conoscenza di se stessi, dell’altro, dell’ambiente e di un materiale da manipolare (suoni, rumori, ritmi, voce, strumentario…).
Nello specifico:
conoscenza di se stessi
  • risveglio o rafforzamento delle capacità di partecipazione alle attività;
  • il piacere, lo star bene mentre si svolge un’attività;
  • attivare e stimolare le capacità di base: attenzione, concentrazione, prontezza di riflessi, concetto di quantità, causalità, ordine, memorizzazione, capacità i imitazione, comprensione del simbolo;
  • discriminazione delle vocali, delle consonanti delle sillabe e delle parole;
  • migliorare lo sviluppo psico-motorio: il rilassamento, il coordinamento globale e oculo-manuale, l’ortofonia, lo schema corporeo e la lateralità;
  • favorire le capacità espressive, creative e comunicazionali
Esperienze per la socializzazione e la comprensione dell’altro:
  • Favorire la capacità di ascolto e osservazione dell’altro;
  • Favorire o rafforzare la tolleranza per l’attività dell’altro;
  • Migliorare la socializzazione cercando di far vivere esperienze positive per acquisire capacità di adattamento che potranno essere trasportate in altri contesti, abituando all’accettazione delle regole attraverso obbiettivi perseguiti dall’intero gruppo.
Esperienze per conoscere l’ambiente
  • Comprensione degli oggetti utilizzati e la responsabilità per gli stessi;
  • Comprensione dello spazio, del tempo e dell’azione.

Metodologia

Gli interventi musicali sono spesso associati alle tecniche espressive corporee(mimo, danza, gioco…) e prevedono ulteriori sviluppi interdisciplinari che coinvolgono principalmente la sfera del linguaggio e della motricità. La stimolazione multisensoriale è l’uso dei diversi linguaggi analogici(il suono, il gesto, il tono della voce, lo sguardo…) permettono di compensare un canale carente rafforzando gli altri e di costruire il piano senso-percettivo, base necessaria per qualsiasi altro apprendimento. Il piacere che emerge da una attività rafforza emotivamente, valorizza agli occhi degli altri e stimola ad affrontare attività più complesse. La metodologia sarà quella del Laboratorio centrato sull’esperienza diretta e la partecipazione attiva, le attività sono formulate in modo ludico ed i momenti di apprendimento e quelli dell’espressione consono mai separati, anzi, strettamente in funzione l’uno con l’altro

Strumenti

Strumentario Musicale Orff, strumenti a percussione, chitarra, compact disc, cartoncini, pennarelli, tempere…

Nessun commento:

Posta un commento